Immagine tratta da: https://www.casamuseogramsci.it/it/
I musei sono
luoghi dove si conserva la storia, tutta la nostra sicurezza nel raccontare il
passato viene dagli oggetti che troviamo tutti i giorni nei musei. Approfittando
del bel tempo faremo una passeggiata virtuale tra alcuni dei luoghi simbolo dei
paesi di Ghilarza, Sedilo e Norbello che raccontano storie diverse del nostro
territorio.
La casa museo di
Antonio Gramsci a Ghilarza è la dimora dove è vissuto il pensatore comunista
durante la sua infanzia. Gran parte delle storie che si raccontano nell’Albero
del riccio hanno come sfondo la casa di Ghilarza. L’abitazione è situata in una
struttura in basalto di fine Ottocento composta del piano terra e del primo
piano dove si possono ancora trovare oggetti come giocattoli costruiti da lui
stesso e donati al museo dai figli o anche semplici oggetti di vita quotidiana
come quadri che lo ritraggono.
Nella prima stanza a destra è
riprodotta una lettera scritta alla madre, nella quale ricorda di essere un
detenuto politico e di scontare la pena per le sue opinioni. In fondo e
comunicante con l’orto si trova la cucina, con il soffitto a cannitzada ed il
pozzo nascosto dietro uno sportello a due ante.
Dall’ingresso, attraverso una scala,
è possibile accedere al piano superiore, dove un percorso didattico
costituito da immagini, fotografie, effetti personali e documenti ci mostra la
sua vita. Gli anni dell'adolescenza a Ghilarza, quelli della militanza politica
e quindi la condanna, carcerazione e morte.
Una recente ristrutturazione ha
cambiato il volto del museo, rendendolo più accessibile al visitatore, il quale
potrà certamente ricostruire la storia e la personalità dell’uomo che ha sacrificato
la propria vita per i suoi ideali.
Per approfondimenti visita il sito https://www.casamuseogramsci.it/it/
Immagine tratta da: http://www.chiaranegri.it/projects/museo-del-territorio-di-sedilo/
Il Museo del territorio di Sedilo è uno
dei tre musei comunali insieme al Museo dell’Ardia e al Museo di San
Costantino. Ricostruisce la storia della comunità sedilese e come l’uomo,
adattandosi all’ambiente, ha cercato di modificarlo. Si divide in due parti: la
parte archeologica e la parte naturalistica.
Nella parte archeologica si possono
ammirare i reperti recuperati nei pressi di Sedilo che hanno interessato molti
siti archeologici, tra cui il più importante è certamente Iloi e si possono
trovare reperti che abbracciano un periodo che va dal neolitico all’alto
medioevo.
Nella parte naturalistica vi sono illustrate
la composizione della flora e fauna insieme ai prodotti tipici dell’economia
agro-pastorale.
Per approfondimenti visita il sito https://www.comune.sedilo.or.it/index.php/servizi/canali/1033
Maria Michela Saba e Veronica Gelli
Commenti
Posta un commento